Storia.
Nell'anno 2000 un gigantesco cataclisma sconvolge la Terra: un'enorme esplosione avviene nell'Antartide, provocandone la disgregazione e lo scioglimento. Le fonti ufficiali delle Nazioni Unite parlano dell'improvviso impatto di un meteorite di notevoli dimensioni, ma questo passa in secondo piano rispetto alle conseguenze della catastrofe, e cioè l'innalzamento dei mari, lo sconvolgimento climatico (dovuto anche ad una leggera modifica dell'inclinazione dell'asse terrestre) e delle guerre scoppiate fra le nazioni per accaparrarsi i territori rimanenti. Ne consegue che la popolazione viene decimata scendendo a tre miliardi di individui; l'umanità si trova ora dinanzi il difficile obiettivo di ricominciare da capo e ricostruire la propria civiltà gravemente danneggiata. Nella memoria di tutti, ad ogni modo, il cataclisma rimarrà per sempre conosciuto come "Second Impact".
Anno 2015: l'equilibrio climatico si sta lentamente riassestando e le nazioni del mondo stanno lentamente ricostruendo ciò che avevano perduto. Shinji Ikari, un introverso e chiuso quattordicenne giapponese che vive fin da tenera età con i nonni, riceve all'improvviso un messaggio dal padre, da cui venne abbandonato molti anni prima, che lo invita a recarsi nella città di Neo-Tokyo 3, presso l'agenzia speciale Nerv, dove lui lavora. Inizialmente titubante, il giovane Shinji raccoglie il proprio coraggio e decide di reincontrare il padre dopo tanti anni. Tuttavia una volta giunto a Neo-Tokyo 3, mentre attende l'arrivo di Misato Katsuragi, colei che dovrebbe raccoglierlo e condurlo dal genitore, scopre che una gigantesca e mostruosa creatura ha fatto la sua comparsa nella città evacuata. L'esercito di auto-difesa giapponese non ottiene alcun risultato negli attacchi sferrati contro la creatura, identificata come "angelo". Misato, con la sua auto, riesce a recuperare in tempo Shinji per condurlo alla base segreta della Nerv, dove il ragazzo scopre la verità, cioè che suo padre è il comandante in capo della Nerv e che lui è stato chiamato per pilotare quella che sembra essere l'unica speranza del genere umano contro gli "angeli", e cioè la macchina multi-funzione umanoide Evangelion, modello 01 (abbreviato EVA-01), poiché il pilota dell'unita di prova EVA-00, la giovane Rei Ayanami, è infortunata gravemente. Per Shinji si presenta così una dura prova, chiamato improvvisamente dal padre che lo aveva abbandonato e che non vede da molti anni unicamente per guidare un gigantesco essere robotico contro un misterioso nemico sconosciuto contro cui le armi convenzionali si sono rivelate inefficaci: e attorno a lui si dipaneranno gli intrecci fra le relazioni degli altri personaggi e i dubbi su cosa sono in realtà gli angeli, sul perché hanno attaccato la Terra, sulla verità riguardo gli Eva e sui misteri intorno alla NERV e alla SEELE.
Anno 2015: l'equilibrio climatico si sta lentamente riassestando e le nazioni del mondo stanno lentamente ricostruendo ciò che avevano perduto. Shinji Ikari, un introverso e chiuso quattordicenne giapponese che vive fin da tenera età con i nonni, riceve all'improvviso un messaggio dal padre, da cui venne abbandonato molti anni prima, che lo invita a recarsi nella città di Neo-Tokyo 3, presso l'agenzia speciale Nerv, dove lui lavora. Inizialmente titubante, il giovane Shinji raccoglie il proprio coraggio e decide di reincontrare il padre dopo tanti anni. Tuttavia una volta giunto a Neo-Tokyo 3, mentre attende l'arrivo di Misato Katsuragi, colei che dovrebbe raccoglierlo e condurlo dal genitore, scopre che una gigantesca e mostruosa creatura ha fatto la sua comparsa nella città evacuata. L'esercito di auto-difesa giapponese non ottiene alcun risultato negli attacchi sferrati contro la creatura, identificata come "angelo". Misato, con la sua auto, riesce a recuperare in tempo Shinji per condurlo alla base segreta della Nerv, dove il ragazzo scopre la verità, cioè che suo padre è il comandante in capo della Nerv e che lui è stato chiamato per pilotare quella che sembra essere l'unica speranza del genere umano contro gli "angeli", e cioè la macchina multi-funzione umanoide Evangelion, modello 01 (abbreviato EVA-01), poiché il pilota dell'unita di prova EVA-00, la giovane Rei Ayanami, è infortunata gravemente. Per Shinji si presenta così una dura prova, chiamato improvvisamente dal padre che lo aveva abbandonato e che non vede da molti anni unicamente per guidare un gigantesco essere robotico contro un misterioso nemico sconosciuto contro cui le armi convenzionali si sono rivelate inefficaci: e attorno a lui si dipaneranno gli intrecci fra le relazioni degli altri personaggi e i dubbi su cosa sono in realtà gli angeli, sul perché hanno attaccato la Terra, sulla verità riguardo gli Eva e sui misteri intorno alla NERV e alla SEELE.
Personaggi.
I personaggi di Evangelion sono continuamente in lotta con i loro rapporti interpersonali, i loro demoni interni, ed i traumatici eventi del loro passato, che creano un complesso insieme di relazioni.
Anno ha descritto il protagonista Shinji Ikari come un ragazzo che fugge dal contatto con gli umani e che si è convinto di essere una persona completamente inutile, a tal punto che non potrebbe essere capace di suicidarsi.[19]
Egli descrive Shinji e Misato Katsuragi come estremamente timorosi di essere feriti, e poco adatti – mancando di un atteggiamento positivo – ad essere definiti come eroi di una storia.[19] Rispetto all’eroe stereotipato, Shinji è caratterizzato dalla mancanza più di energia ed emozione e dalla profonda chiusura verso gli altri che da ogni sorta di eroismo e coraggio.[20][21][22] Simili difficoltà nel relazionarsi con gli altri attanagliano anche Rei Ayanami[23][24] e Asuka Sōryū Langley,[25] le altre due protagoniste.[22]
Secondo Anno, con Evangelion si è cercato di riunire differenti punti di vista in un unico solo, creando personaggi che potessero rappresentare differenti cose e significati a differenti spetttatori, in modo da rendere impossibile per chiunque la formulazione di una singola teoria sul significato dell’opera. Per alcuni spettatori e fans, i personaggi sono rappresentazioni psicologiche, per altri religiose, storiche, o perfino sé stessi.[26] Sembra che il principale obiettivo fosse quello di presentare personaggi che riflettessero la profonda depressione che Anno provò prima della produzione di Evangelion e la successiva guarigione;[19][27][28] giacché tutti i personaggi riflettono in parte la personalità del regista. L’assistente alla regia Kazuya Tsurumaki ha detto della serie: "Ma quando tutto è stato detto e fatto, i commenti di Hideaki Anno su 'Evangelion' + 'Evangelion' sono che c'è un messaggio rivolto agli appassionati di anime, incluso se stesso e, ovviamente, anche me. In altre parole, per i non appassionati è inutile guardarlo. Se una persona che è già in grado di vivere e comunicare normalmente lo guarda, non imparerà niente".[29]
Anche il character design di Yoshiyuki Sadamoto ha contribuito alla popolarità di Evangelion. Le attraenti rappresentazioni delle tre femmine protagoniste (Asuka, Rei e Misato) hanno portato a notevoli incassi sul fronte del merchandise[30][31] (specie per ciò che riguarda il merchandise dedicato a Rei Ayanami)[32] e sono state immortalate nella comunità dōjinshi.[33]
Anno ha descritto il protagonista Shinji Ikari come un ragazzo che fugge dal contatto con gli umani e che si è convinto di essere una persona completamente inutile, a tal punto che non potrebbe essere capace di suicidarsi.[19]
Egli descrive Shinji e Misato Katsuragi come estremamente timorosi di essere feriti, e poco adatti – mancando di un atteggiamento positivo – ad essere definiti come eroi di una storia.[19] Rispetto all’eroe stereotipato, Shinji è caratterizzato dalla mancanza più di energia ed emozione e dalla profonda chiusura verso gli altri che da ogni sorta di eroismo e coraggio.[20][21][22] Simili difficoltà nel relazionarsi con gli altri attanagliano anche Rei Ayanami[23][24] e Asuka Sōryū Langley,[25] le altre due protagoniste.[22]
Secondo Anno, con Evangelion si è cercato di riunire differenti punti di vista in un unico solo, creando personaggi che potessero rappresentare differenti cose e significati a differenti spetttatori, in modo da rendere impossibile per chiunque la formulazione di una singola teoria sul significato dell’opera. Per alcuni spettatori e fans, i personaggi sono rappresentazioni psicologiche, per altri religiose, storiche, o perfino sé stessi.[26] Sembra che il principale obiettivo fosse quello di presentare personaggi che riflettessero la profonda depressione che Anno provò prima della produzione di Evangelion e la successiva guarigione;[19][27][28] giacché tutti i personaggi riflettono in parte la personalità del regista. L’assistente alla regia Kazuya Tsurumaki ha detto della serie: "Ma quando tutto è stato detto e fatto, i commenti di Hideaki Anno su 'Evangelion' + 'Evangelion' sono che c'è un messaggio rivolto agli appassionati di anime, incluso se stesso e, ovviamente, anche me. In altre parole, per i non appassionati è inutile guardarlo. Se una persona che è già in grado di vivere e comunicare normalmente lo guarda, non imparerà niente".[29]
Anche il character design di Yoshiyuki Sadamoto ha contribuito alla popolarità di Evangelion. Le attraenti rappresentazioni delle tre femmine protagoniste (Asuka, Rei e Misato) hanno portato a notevoli incassi sul fronte del merchandise[30][31] (specie per ciò che riguarda il merchandise dedicato a Rei Ayanami)[32] e sono state immortalate nella comunità dōjinshi.[33]
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